www.lastoriadellalira.com Le banconote italiane sono state strumenti di pagamento, in forma cartacea, dall'introduzione della lira come valuta del Regno d'Italia, fino all'entrata in vigore dell'euro il 1º gennaio 2002.

CINQUECENTO LIRE ” Mietririce Africa Orientale Italiana” 12 Settembre 1938 XVII

F\ Nelle destra figura muliebre, rappresentata l’Agricoltura, seduta su covoni di grano, con falce nella mano destra e covone nella sinistra.
R\ Nell’ornato centrale gruppo marmoreo esistente nelle sede della Banca d’italia formato da figure allegoriche rappresentanti l’Economia, la legge e la Finanza: nel medaglione sinistro aquila araldica sabauda.
Filigrana : Nel medaglione Leonardo da Vinci con berretto.
Contrassegni di Stato: F\ Testina d’italia. R\ Fascio Littorio.
Intestazioni di firma: Il Governatore, Il Cassiere.
Misure in mm 202 x 118 formato del biglietto 184 x 100 parte stampata.
Stampati da: Officina della Banca d’italia Roma.
Realizzatori. G. Capranesi INV. Prof. A. Bianchi INC.
Decreto della Caratteristiche D.M. del 28 Marzo 1938, anno XVI
Serie: Ogni serie e composta da 10.000 pezzi
Nota: I biglietti recano, sul bordi superiore ed inferiore del fronte, la scritta in rosso: “Serie Speciale Africa Orientale Italiana” e “E vietata la circolazione fuori dai territori dell’africa Orientale Italiana”
Fuori corso in AOI nel maggio 1942, in Italia dal 30 giugno 1953

DIECIMILA LIRE”REPUBBLICHE MARINARE”

Prima serie: Dante
La prima apparizione del taglio da 10 000 lire avvenne nel 1948. Il biglietto sarebbe stato emesso fino al 1963.

Sul recto la banconota presenta colorazione d’insieme rosso giallastra. Il disegno è composto da una decorazione di stile rinascimento stampata in tipografia e dal gruppo allegorico Genova e Venezia, in colore bruno rossiccio, stampato in calcografia. Sui lati perpendicolari, al di fuori della riquadratura del biglietto, è impresso un fregio eseguito a “guilloche” indicante il valore 10 000 in cifre fantasia, stampato in colore giallastro. In filigrana compaiono, nei due medaglioni risparmiati dalla stampa, i busti di Michelangelo e di Galileo Galilei.

Sul verso, nella parte centrale, entro un medaglione, è impressa in rosso carminio la riproduzione in calcografia di una testa raffigurante il profilo di Dante.

Il bozzetto è di Giovanni Capranesi. Incisione di Andrea Bianchi. Dimensioni: 246 mm × 125 mm (compresi i margini); 231,5 mm × 111 mm (la parte cromatica. Carta: bianca di impasto ad alte caratteristiche, filigranata. Caratteristiche tecniche: stampate in tipografia e calcografia. Officina: Officina della Banca d’Italia. N. pezzi autorizzati: 495 000 000 Normativa: D.M. 7 maggio 1948

CINQUEMILA LIRE “REPUBBLICHE MARINARE” contrassegno MEDUSA

Prima serie: Repubbliche Marinare
La prima apparizione del taglio da 5 000 lire avvenne nel 1947. Il biglietto sarebbe stato emesso fino al 1963. Il disegno al recto riproponeva il tema delle Repubbliche Marinare di Giovanni Capranesi, (già apparso su precedenti banconote). Il verso invece rappresenta l’effigie dell’Italia laureata. Il contrassegno in un primo tempo (1947) è la testina d’Italia (per la sua rarità assai quotata sul mercato numismatico), poi (’47-’63) diviene quello della Medusa.

CINQUE LIRE “UMBERTO 1°

CINQUE LIRE di UMBERTO 1°
CON MATRICE LATERALE
NOTA: I biglietti di questo tipo riportano tutti la stessa data di emissioni e recano, al retro L’identica scritta R. DECRETO 17 DICEMBRE 1882. Cio’ sono stati nonostante sono stati emessi in tempi diversi, in corrispondenza dei differenti decreti, distinguibili attraverso le differenti Firme.

DUE LIRE “UMBERTO 1°

Sotto il regno di Umberto I si stamparono i primi buoni di cassa da 2 lire (dal 22 febbraio 1894 al 13 luglio 1898). Questi sono di dimensioni medio-piccole (82 x 45mm) e presentano un colore beige e blu-nero sul dritto e marrone-rosso sul rovescio. Sul fronte campeggia la scritta (a dimensione variabile) Buono di Cassa a corso Legale da DUE lire e sulla sinistra, contornato da una greca, un esagono irregolare nel quale è inscritto il ritratto a trequarti di Umberto I. Nel centro, in basso, le firme del Cassiere Speciale e del Delegato della Corte dei Conti che per tutte le 6 serie di questo tipo furono Dell’Aria e Righetti, rispettivamente. Il retro ricorda molto quello dell’omologa banconota da 1 lira; sono infatti presenti due cerchi intervallati da un esagono irregolare, nel cerchio di sinistra è inscritta la cifra 2 e la scritta lire, mentre nell’esagono è riprodotto lo stemma dei Savoia. Il numero di serie è riportato sul dritto. La filigrana disegna delle linee orizzontali a sinusoide. Questo tipo di banconota è estremamente rara e può raggiungere il prezzo di 3.800 € per un pezzo in ottime condizioni.

UNA LIRA “UMBERTO” I°

Umberto I
Sotto il regno di Umberto I furono stampate le prime banconote da 1 lira. Queste erano di colore verde e rosso-arancio sul dritto e blu-grigio sul rovescio. Sul retto figurava la scritta a grandezza variabile Buono di cassa a corso legale da una lira, a destra di questa in un ovale rosso-arancio il ritratto di Umberto I di profilo rivolto a destra; in alto il numero di serie mentre in basso le firme del Cassiere Speciale e del Delegato della Corte dei Conti, rispettivamente Dell’Ara e Righetti. Sul retro sono raffigurati due cerchi intervallati da un ovale; nel primo cerchio è inscritta la cifra 1, nell’ovale è invece inscritto lo stemma dei Savoia; in alto il decreto legge. La filigrana rappresenta 4 o 5 linee orizzontali a sinusoide e non era presente nelle prime due serie del 15 settembre 1893 e del 18 gennaio 1894. Di questo tipo ne furono stampate 7 serie ognuna con una tiratura di 1.000.000 di pezzi. Questi buoni di cassa sono molto rari e possono raggiungere il prezzo di 1.450 € se in ottime condizioni.